Il Metodo Improzen: Le Tre Componenti Fondamentali
Come abbiamo accennato, improzen unisce tre discipline (improvvisazione teatrale, storytelling e meditazione). Queste tre discipline a sua volta allenano tre componenti che giocano un ruolo centrale nel guidarci verso una comunicazione più efficace, una presenza più consapevole e una capacità creativa più libera. Questi aspetti sono:
- la concentrazione sul qui e ora
- la consapevolezza periferica
- la consapevolezza narrativa.
Vediamo in che modo operano e perché sono così importanti.
1. Sviluppare Concentrazione sul Qui e Ora
La concentrazione sul qui e ora è la capacità di rimanere ancorati all’istante presente, senza lasciarsi distrarre da pensieri riguardanti il passato o il futuro. Questa pratica, ispirata alla meditazione e all’approccio dell’improvvisazione teatrale, ci aiuta a:
- Ridurre ansie e preoccupazioni: quando la mente resta focalizzata sul presente, non ha tempo di rimuginare su eventi passati o di anticipare scenari futuri.
- Reagire con prontezza: in scena, come nella vita, l’attenzione al momento ci permette di cogliere i segnali che emergono e di rispondere in modo autentico, evitando risposte automatizzate e schemi preimpostati.
- Godere del processo: invece di concentrarsi sul risultato finale, la presenza permette di assaporare ogni istante, aumentando la soddisfazione e il benessere complessivo.
Sviluppare questa concentrazione significa allenare la mente a tornare al “qui e ora” ogni volta che si distrae, creando così la base per un’improvvisazione spontanea e una vita più radicata nella realtà presente.
2. Sviluppare Consapevolezza Periferica
La consapevolezza periferica è la capacità di percepire ciò che accade intorno a noi, anche quando non è il nostro principale focus di attenzione. Nel contesto dell’improvvisazione e della vita quotidiana, ciò significa:
- Cogliere dettagli e sfumature: non ci limitiamo a ciò che è immediatamente evidente, ma ci rendiamo disponibili a notare segnali sottili provenienti dal contesto o dalle persone attorno a noi.
- Capacità di adattamento: più ampi sono i nostri “radar percettivi”, più sappiamo adattarci in modo flessibile ai cambiamenti improvvisi, sia sul palco che nei rapporti umani.
- Equilibrio tra centro e periferia: mentre la concentrazione sul qui e ora ci aiuta a rimanere focalizzati, la consapevolezza periferica allarga il nostro raggio d’azione, permettendoci di interagire con l’ambiente in modo armonico.
In una scena teatrale di improvvisazione, ad esempio, prestare attenzione a un lieve cambiamento di postura o di espressione del nostro partner può fornirci preziosi spunti narrativi o emotivi. Nella vita, sentire in modo “periferico” i bisogni e le reazioni degli altri arricchisce la nostra capacità di comunicare e di entrare in relazione profonda.
3. Sviluppare Consapevolezza Narrativa
La consapevolezza narrativa è la comprensione dei meccanismi che stanno alla base delle storie: come nascono, come si sviluppano e come catturano l’attenzione di chi ascolta. Nel metodo Improzen, ciò implica:
- Cogliere le trame emergenti: quando improvvisiamo (in teatro o nella vita), ogni scambio, ogni evento può essere visto come un tassello di una storia più grande. La consapevolezza narrativa ci aiuta a identificare e tessere questi fili, dando coerenza e significato a ciò che accade.
- Riconoscere il potere delle parole: saper narrare non è solo raccontare in modo accattivante, ma anche scegliere con cura i termini, il tono e il ritmo più adatti a trasmettere il nostro messaggio.
- Integrare la propria unicità: la nostra storia personale, le nostre esperienze e le nostre emozioni costituiscono una risorsa preziosa. Imparare a dare loro una struttura narrativa permette di comunicare in modo autentico e coinvolgente, sia in una performance teatrale che in una conversazione di tutti i giorni.
In sostanza, sviluppare una consapevolezza narrativa significa imparare a leggere e a creare “trame” in tempo reale, sfruttando l’energia del momento e la connessione con il nostro interlocutore. È un modo per dare voce alla nostra creatività, per comunicare idee complesse in modo semplice e appassionante e per far sì che gli altri “sentano” davvero ciò che stiamo raccontando.
Conclusione
Queste tre componenti – concentrazione sul qui e ora, consapevolezza periferica e consapevolezza narrativa – si intrecciano nel metodo Improzen per permetterci di vivere e comunicare con maggiore pienezza. Lavorare su ciascuna di esse significa compiere un passo in avanti verso l’espressione autentica di noi stessi, sia sul palco che nella vita quotidiana. Sviluppando queste abilità, possiamo trasformare la nostra presenza in qualcosa di più vivo, sensibile e creativo, dando spazio a una comunicazione profondamente umana e coinvolgente.